Si rinnova la preziosa sinergia tra la 385° Sagra di Pentecoste di
Castel Bolognese (12-16 maggio p.v.) ed i numerosi appuntamenti
culturali in collaborazione con l’Amministrazione comunale che
completano una programmazione d’intrattenimento dettagliata ed
eterogenea. Si parte con una grande anticipazione sabato 7 maggio (ore
17), nei suggestivi locali della Sala espositiva e della Chiesa di Santa
Maria della Misericordia (via Emilia
interna 86/A-90) con l’inaugurazione della mostra di Cesare Ronchi “La
natura in forma di ceramica e bronzo”, presentazione critica di Franco
Bertoni. L’artista castellano, che proprio quest’anno compirà 80 anni,
proporrà alcune tra le sue opere più importanti, con una particolare
attenzione per i cavalli, cavallini bronzei e gli alberi. Nell’occasione
sarà presentato il catalogo a corredo della mostra, l’esposizione
resterà aperta fino al 22 maggio. Il Museo civico (viale Umberto I, 56),
che durante la Sagra osserverà orari di apertura straordinari (dal
giovedì al sabato dalle 16 alle 19; festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16
alle 19), sabato 14 maggio (ore 16.30) sarà la splendida cornice scenica
della donazione di Giovanna Ferlini a titolo “Vecchie vedute di Castel
Bolognese”: 31 disegni a penna realizzati dal padre Fausto Ferlini, “il
pittore poeta” castellano, scomparso nel 1992. La donazione sarà
accompagnata dalla presentazione di un catalogo curato da Valentino
Donati. Confermata la positiva esperienza dell’”Angolo della cultura”,
nata dalla sinergia tra Pro loco e biblioteca comunale: sotto il
chiostro comunale saranno a disposizione, per la consultazione e la
vendita, libri di storia locale e non. In appendice alla Sagra, sabato
21 maggio (ore 15) presso la Sala del consiglio comunale in piazza
Bernardi, Franco Gaglio presenterà la pubblicazione “Franco Gaglio,
sindaco tra la gente”. Interverranno numerose autorità, con le
conclusioni affidate all’on. Gabriele Albonetti. Proiezione sfilata
antichi mestieri (14-15-16 maggio) di fronte al negozio Foto-Ottica
Minarini (via Garavini, 6 Castel Bolognese). Da non dimenticare, poi, la
possibilità di visitare il Museo parrocchiale e tante altre sorprese in
arrivo.
Perché la Pro Loco ha adottato il simbolo del San Giorgio?
La leggenda narra che dopo aver ucciso il Drago, questo fosse portato fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi. La tradizione Romagnola vuole che sui carri agricoli venisse riportato il simbolo del San Giorgio e pertanto trovi il suo collegamento al fatto che anche la castellata “Castlè” carro agricolo per il trasporto del vino, un tempo, veniva trainato dai buoi . Sulla base di questi elementi stotici, la Pro Loco scelse di adottare i simboli del San Giorgio e della Castellata proprio per portare avanti la tradizione e ricordare le sue radici.
Inizialmente si diceva che Castel Bolognese fosse stata fondata il 23 aprile data in cui viene celebrata la memoria di San Giorgio. San Giorgio era, insieme a San Petronio, uno dei patroni del paese.
PRO LOCO CASTEL BOLOGNESE
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