CENNI STORICI SULLA SAGRA
…. Orbene, nell’anno 1630 infieriva nelle Romagne la peste dalla quale peste – così testimoniano alcuni documenti – rimase completamente salvo Castelbolognese, quantunque tutti i vicini Paesi ne fossero acerbamente colpiti.
Si volle pertanto dal popolo castellano ritenere che tale preservazione fosse una speciale grazia della Madonna della Concezione – e questa opinione è tuttora viva nel popolo castellano – alla quale Madonna furono rivolte in quei giorni pubbliche preghiere.
Onde perché fosse tramandata ai posteri la memoria di tale grazia speciale, fu fatta incidere una lapide , che venne poi murata in un fianco della Cappella dedicata a San Francesco alla Concezione ove vedesi tuttora , e venne fatto dipingere un quadro allusivo.
Non contenti poi i castellani di quell’epoca, delle memorie suddette, vollero aggiungervi un voto popolare, che infatti fu palesemente pronunziato nel giorno 15 giugno di quello stesso anno 1630.
Consistette tale voto popolare nello stabilire, che solennemente fosse festeggiata quella statua della Concezione in ogni anno e nei cinque giorni della Pentecoste.
E da quell’anno e in quei cinque giorni, tutto il popolo castellano, anche campagnolo proveniente nella Piazza con carri agricoli e carrioli, festeggia con lodi, canti, danze e libagioni la festa della Pentecoste……
(Emiliani “Sunto storico di Castelbolognese” Libro I, Cap. 33°)
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